La sindrome da spogliatoio – Brescia Love & Sex Marzo 2021
“Ciao, in una trasmissione tv hanno parlato di sindrome da spogliatoio. Potresti spiegarmi meglio di cosa si tratta?
Per rispondere alla domanda di questo lettore, dobbiamo fare una piccola premessa che ci permetterà di inquadrare meglio tutta la situazione: non tutti gli uomini hanno un buon rapporto con il proprio organo genitale.
La ricerca
Secondo una ricerca fatta dal Professor Wylie, il 45% degli uomini intervistati è insoddisfatto delle dimensioni e/o della forma del proprio pene. È importante specificare che gli uomini che avevano preso parte all’intervista non presentavano nessun tipo di patologia fisica e potevano essere tranquillamente definiti “nella norma”. Allora da dove nasce tutta questa insoddisfazione?
Sono varie le cause che creano malcontento, la prima è sicuramente il confronto. La mente umana tende a categorizzare e fare paragoni su qualsiasi cosa (x è più bello di y, Tizio è più alto di Caio, etc.). Gli uomini, quindi, lo fanno anche rispetto alle proprie forme e misure. Purtroppo la maggior parte delle volte i paragoni avvengono in maniera errata, buttando qualche sguardo furtivo verso altri uomini in contesti dove è possibile vedersi nudi (come gli spogliatoi) o confrontandoci con gli attori del cinema pornografico, scelti proprio per queste loro qualità.
Non solo confronti
Il confronto però da solo non basta. A peggiorare pesantemente la situazione è la malsana convinzione, sostenuta la maggior parte delle volte dagli uomini stessi, che le dimensioni del pene siano collegate alla virilità maschile.
La sindrome da spogliatoio si genera partendo proprio da queste premesse. Quando sviluppiamo un forte disagio a mostrarci nudi, non con il partner ma, in situazioni dove è possibile il confronto. Abbiamo paura di essere giudicati o derisi per come siamo fatti; ci sentiamo inadeguati e a lungo andare anche sbagliati. Tutto questo genera poi una forte ansia che ci spinge a evitare il più possibile questi momenti. In certi casi alcuni uomini possono ricorrere anche alla chirurgia estetica per modificare le loro parti intime, per renderle, a loro dire, più “normali”.
Come possiamo allora riuscire a gestire la situazione senza arrivare al punto di viverla male?
Come prima cosa dobbiamo ricordarci sempre che le dimensioni non definiscono le capacità amatorie del “vero uomo”. Non esiste credenza più sbagliata! Anche se molte persone non concorderanno con questa affermazione, è scientificamente dimostrato che le misure non sono direttamente collegate al piacere. In un rapporto sessuale sono ben altre le carte da mettere in gioco per soddisfare il partner. Non ci sono misure e dimensioni ideali. Quello che piace a una persona, ad altre può non piacere. Il bello delle coppie è proprio questo, sono tutte diverse, come lo sono le persone che le compongono!
Se proprio non riusciamo a non buttare l’occhio, e a fare confronti, ricordiamoci due cose importanti. La prima è che la nostra prospettiva “dall’alto” non gioca a favore di questo paragone. Le nostre dimensioni ci sembreranno sempre più piccole rispetto a quelle degli altri visti frontalmente. La seconda cosa da tenere bene a mente è che esistono peni shower e grower. I primi sono quelli degli uomini che mostrano subito le loro “qualità” in fase di riposo e che quindi guadagnano pochi centimetri in erezione. I secondi invece possono sembrare piccoli a riposo ma riescono a crescere notevolmente poi. Questo è dovuto alla presenza in maniera differente di collagene ed elastina nei corpi cavernosi del pene. Gli shower hanno più collagene mentre i grower più elastina. In linea generale i grower sono anche più sensibili alle temperature e riducono le loro dimensioni quando fa freddo. Molti uomini, e donne, non sanno di questa differenza. Informarli può aiutare a diminuire notevolmente tutti i disagi legati al mostrarsi e confrontarsi con gli altri.
E le donne?
Non esiste la sindrome da spogliatoio per le ragazze. Non pensiamo tuttavia che tra loro non ci siano confronti rispetto alle loro parti intime. Approfondiremo però il discorso in un prossimo articolo…
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