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Sex Risposte – 3

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Sex Risposte – 3

Alcune risposte a delle domande che solitamente mi vengono poste

In quali occasioni ci si rivolge a un/a sessuologo/a?

Il sessuologo o la sessuologa sono psicologi o medici che hanno completato un percorso di formazione sulla sessualità. Si dovrebbe contattare questa figura professionale tutte le volte in cui ci sorge una domanda o un dubbio sul sesso perché il sesso influenza, ed è influenzato, da tantissimi aspetti della nostra vita, come quelli relazionali, sociali, psicologici e biologici.

Sono tantissime le occasioni per consultare questo professionista partendo dalla semplice educazione sessuale fino ad arrivare ad un aiuto in caso di patologie specifiche.

Ci si può rivolgere a tutte le età, perché il sesso cambia con noi e non sarà mai sempre uguale;

ci si rivolge per conosce di più se stessi e comprendere meglio la propria identità.

Essendo un campo così complesso il/la sessuologo/a collabora molto spesso con altre figure sanitarie. Essendo ogni paziente diverso dagli altri, l’obiettivo è proprio quello di costruire un intervento ad oc strutturato sulle esigenze di chi si rivolge a lui/lei.

Questa è la differenza rispetto a cercare risposte online, sono generiche e non personali!

Che differenza c’è tra sesso biologico, orientamento e identità?

Esiste ancora molta confusione quando si parla di sesso e genere. Molto spesso i vari termini vengono confusi tra di loro. Orientamento sessuale, sesso biologico e identità di genere non sono sinonimi e devono essere utilizzati nella modalità corretta. Il sesso biologico o per meglio dire il genere assegnato alla nascita, è quello definito dai cromosomi e dagli organi sessuali. L’identità di genere rappresenta la percezione soggettiva di sé di appartenere o meno alla categoria maschile o femminile (mi percepisco come uomo/donna/altro). Il ruolo di genere è l’espressione esteriore di questa identità ed è fortemente influenzato dalla cultura.

L’orientamento sessuale si riferisce al genere dell’oggetto dell’attrazione erotico – affettiva. È importante sottolineare che l’orientamento sessuale non può essere scelto ne tanto meno mutato (Lingiardi 2014).

Negli ultimi anni si sta sviluppando sempre di più la concezione di Fluidità sessuale la quale si slega dalla classica categorizzazione binaria di questi costrutti. Per quanto alla mente umana risulti più facile categorizzare, è importante sottolineare che dietro a questi termini ci sono SEMPRE delle persone, con le loro storie ed i loro vissuti, indipendentemente dalla categoria nel quale noi vogliamo inserirli.

gender unicorn

Si può rimanere incinta praticando sesso orale?

Assolutamente No.

Non è anatomicamente possibile.

Per poter rimanere incinta, gli spermatozoi devono entrare nel canale vaginale.

Anche in caso di rapporto orale completo, l’ingestione dello sperma passa per l’apparato digerente e non per quello riproduttivo. Con i rapporti orali non ci sono rischi di gravidanze indesiderate.

Ricordiamoci però che con il sesso orale siamo sempre a rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Proteggiamoci sempre!

Anorgasmia, si può curare?

Assolutamente , ma serve l’aiuto di un sessuologo o di una sessuologa che possa aiutare in questo percorso. Entrando in gioco vari fattori nella generazione e nel mantenimento della situazione (fisici, psicologici o una combinazione di entrambi), bisogna strutturare un supporto specifico costruito ad hoc sulla persona (o sulla coppia) che chiede aiuto.

L’anorgasmia è l’incapacità di provare l’orgasmo, cioè il punto massimo del piacere durante l’attività sessuale. Durante i rapporti sessuali o la masturbazione si può provare piacere, ma questo non arriva mai al suo apice.

L’anorgasmia può essere presente sin dall’inizio dell’attività sessuale oppure presentarsi successivamente rispetto alle situazioni.

Non è un argomento solo femminile, anche i maschi possono presentare questa condizione: può esserci il piacere e l’eiaculazione, ma non si presenta l’orgasmo.

Che cosa è una parafilia?

L’American Psychiatric Association definisce la parafilia come “un intenso e persistente interesse sessuale diverso dall’interesse sessuale per la stimolazione genitale o i preliminari sessuali con partner umani fenotipicamente normali, fisicamente maturi e consenzienti”.

La parafilia quindi è un interesse che provoca eccitazione sessuale verso comportamenti, situazioni e/o oggetti. Questo interesse esce da quella che viene definita normatività, cioè la modalità accettata culturalmente di avere rapporti sessuali. Ricordiamoci che questa normatività non è un dogma, ma un concetto culturale che varia nel tempo. Non c’è nulla di male a provare qualcosa di diverso, rispettando le altre persone e assicurandosi di avere sempre il loro consenso in tutto quello che vogliamo sperimentare!

Discorso diverso invece per quanto riguarda i disturbi parafilici.

I disturbi parafilici sono parafilie che diventano disturbi quando creano un forte disagio nella persona che li sperimenta, quando diventano l’unico modo per vivere l’intimità e quando diventano lesivi per le altre persone arrecandone danno e diventando a tutti gli effetti reati.

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massimiliano mori chi sono psicologo sessuologo desenzano

Dott. Massimiliano Mori

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